Promuovere la “cultura della donazione del sangue”. La donazione fa parte di uno stile di vita orientato alla solidarietà e all’attenzione verso il prossimo e i suoi bisogni, considerando anche che quel prossimo un giorno potremmo essere noi o una persona a noi molto cara.  Quindi senza un ricavo in termini materiali o economici, ma perché parte di una comunità che si vuole salvaguardare e sostenere, della quale ci si sente responsabili e  all’interno della quale ci si sente accolti, protetti e tutelati, a prescindere dal sesso, dall’orientamento politico e sessuale e dalle proprie origini. Donare come gesto di autenticità, in rispetto dei valori nei quali ci si rispecchia e che si intende tramandare alle generazioni future. È attraverso questi principi che si intende sensibilizzare i cittadini alla cultura del dono, attraverso progetti svolti sul territorio che risveglino consapevolezze dormienti o non ancora incontrate.

Come è noto il sangue non è riproducibile in laboratorio, ma è indispensabile alla vita, sia nei servizi di  primo soccorso e chirurgia, sia nelle malattie che necessitano di trasfuzioni. Purtroppo ad oggi ancora non si raggiunge l’autosufficienza nazionale, per cui è importante attivare nuove risorse che costituiscano donatori periodoci, motivati e consapevoli.
L’appuntamento prevede una mattinata, il 28 maggio, di promozione della donazione di sangue ed emocomponenti dalle h10 alle h12, poi il 5 e 7 giugno la possibilità di donare il sangue o emocomponenti presso il Policlinico Tor vergata. L’obiettivo specifico è quello di avvicinare studenti universitari, comunità accademica e società civile ai temi della sostenibilità e sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della donazione di sangue.