Il convitato di pietra dell’Agenda 2030: il fattore demografico
Università di Parma
Sabato 26 Maggio 2018 h. 11:30-12:30
Quale equilibrio demografico possiamo immaginarci in Italia nel 2050? Gli studi e le proiezioni ci dicono che nei prossimi anni l’Europa non potrà fare a meno di accogliere ogni anno uno o due milioni di immigrati. Queste considerazioni prendono in considerazione la domanda, cioè la quantità di popolazione necessaria per mantenere un equilibrio nel nostro continente, ma non l’offerta di popolazione che può derivare dall’incremento demografico soprattutto nei Paesi africani e che può creare una pressione sociale difficilmente sostenibile. E allora? I numeri non tornano. Una parziale risposta di speranza ci viene da uno studio che traduce gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in scenari demografici: se questi obiettivi, soprattutto in termini di educazione e di emancipazione delle donne, fossero davvero raggiunti, l’aumento di popolazione potrebbe essere perlomeno contenuto. Ne discute Matteo Manfredini, docente di demografia dell’Università di Parma.
Matteo Manfredini