Direitos de papel: caffè sostenibile nelle piantagioni di eucalipto
Terra e partecipazione Brescia
"Direitos de papel: caffè sostenibile nelle piantagioni di eucalipto" aiuta la comunità Quilombola che soffre di insicurezza alimentare a causa dell'industria della carta.
Verrà presentato il video e la campagna di raccolta fondi per il progetto "Direitos de papel" sulla situazione drammatica delle popolazioni locali brasiliane espropriate delle loro terre per la produzione della carta usata in Europa e Usa.
Sostenendo questo progetto contribuirai a due obiettivi con un solo gesto: verrà prodotto un video-documentario sulla situazione drammatica delle comunità brasiliane espropriate delle proprie terre e verrà avviata una piantagione di caffè nella comunità quilombola di Linharinho. E forse in un futuro molto vicino potresti ricevere anche il miglior caffè in cui tu abbia mai investito!
Nel Brasile dei disordini socio-politici e delle continue pressioni che minacciano l’Amazzonia, molte persone e foreste native hanno dovuto lasciare il posto alla monocoltura di eucalipto.
Dove? Nel Sapê do Norte, nello stato di Espírito Santo, in Brasile, dove le popolazioni locali dei Quilombola sono emarginate ed estirpate, insieme alla flora locale, dalle multinazionali della carta e del petrolio; uno scenario purtroppo comune a molte altre zone del pianeta dove la monocultura si impone prepotentemente su culture, ecosistemi e biodiversità locali.
Le retomadas, le riappropriazioni Quilombola, sono formate da persone che vivono nel quilombo (luogo di rifugio) e che sono circondate dalle monocolture di eucalipto e canna da zucchero e dalle stazioni petrolifere. In queste aree, le comunità lavorano per la riconversione del suolo, aumentando la biodiversità che da oltre cinquant’anni soffre degradazione, deforestazione e inquinamento. Cercando di produrre un cibo sano, sostenibile e che ne garantisca la sopravvivenza nelle loro terre native.
Negli anni ‘70 la multinazionale norvegese Aracruz, ora impresa brasiliana col nome di Fibria - prima produttrice mondiale di cellulosa e carta, acquista illegalmente dalla dittatura vaste zone di foresta tropicale per promuovere l'idea di sviluppo basato sulla monocoltura in larga scala.
Nella regione vivono 1.200 famiglie (erano 12.000 negli anni '70), ma la vita in questo deserto verde di piante è difficile. Le popolazioni quilombola vivevano di sussistenza: cacciavano, pescavano, raccoglievano i frutti e coltivavano la terra di una delle zone più fertili del pianeta. Ma oggi tra gli eucalipti non cresce niente. La monocoltura di eucalipto lascia il terreno povero, prosciuga i corsi d’acqua e inquina con i pesticidi ed erbicidi usati nelle piantagioni.
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