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L’innovazione come motore occupazionale per uno sviluppo sostenibile durevole e di qualità

Si è aperto con una riflessione sull’importanza dell’innovazione tecnologica l’evento nazionale del Festival dello Sviluppo Sostenibile “Giovani, economia circolare e lavoro: innovazione e buone pratiche”, tenutosi il 5 giugno nell’aula magna del Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio della Federico II di Napoli. L'iniziativa è stata organizzata dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai), che ha svolto anche il ruolo di Tutor degli Obiettivi di sviluppo sostenibile 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e 12 (Consumo e produzione responsabili) nell’ambito del Festival dell’ASviS, e dal Comitato scientifico sui Goal 8 e 12 dell’Alleanza, con il contributo dell’Università degli studi di Napoli Federico II e con il patrocinio della Camera dei Deputati.

La giornata, dedicata proprio al Goal 8 e al Goal 12  dell’Agenda 2030, ha coinvolto esponenti del mondo della politica, della finanza, delle cooperative, dei sindacati e delle imprese, per presentare alle istituzioni lo stato dell’arte del mercato del lavoro in Italia e dare rilevanza alle buone pratiche nazionali.

A introdurre i lavori sono intervenuti Eleonora Rizzuto, Aisec e co-coordinatrice del Gruppo di lavoro sul Goal 12 dell’ASviS, Giorgio Ventre della Apple Developer Academy della Federico II, il sottosegretario di Stato del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Salvatore Micillo, l’assessore all’Internazionalizzazione e Start up-innovazione della Regione Campania Valeria Fascione e Renato Briganti del Dipartimento di Economia, management e istituzioni della Federico II. Lifelong learning tecnologico per persone e aziende, legge “Salva-mare”, decreto “End of waste”, economia blu, bioeconomia locale e i rischi del greenwashing: per i relatori parlare di sostenibilità oggi è più semplice rispetto al passato e la politica ha elaborato diverse strategie per salvaguardare l’ambiente, ma bisogna dare concretezza all’Agenda 2030 con la formazione tecnologica e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, perché senza occupazione non c’è sviluppo sostenibile.

Per discutere di lavoro, tra sviluppo e sostenibilità, nel panel della mattina moderato da Valentino Bobbio, NeXt e co-coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 12 dell’ASviS, è intervenuto, tra gli altri, il segretario confederale della Cisl Angelo Colombini che ha portato l’attenzione sulle potenzialità del sud Italia come “hub di eccellenza” del Mediterraneo per la sostenibilità, un punto di riferimento fondamentale grazie ai poli universitari di Napoli, Cosenza, Palermo e Bari e a un auspicato incentivo da parte dello Stato. Il segretario Confederale della Cgil Giuseppe Massafra, poi, ha parlato del binomio educazione e impiego, sottolineando la precarietà del lavoro, alla luce dell’aumento di contratti determinati e part-time involontari; la povertà educativa, che ci rende uno dei Paesi più ignoranti d’Europa con alti tassi di analfabetismo funzionale tra gli adulti e, infine, l’elevato numero di Neet (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione) che in Italia riguarda il 24% dei giovani tra i 15 e i 29 anni. Il vice-presidente nazionale di Confcooperative Gaetano Mancini ha parlato, poi, di sostenibilità in termini di chance e opportunità di impresa per le cooperative italiane, che registrano un dato di occupazione in aumento del 6,1%, in controtendenza rispetto agli altri settori di impresa. E sempre all’insegna dello spirito cooperativo, Giuliano Ciano, il portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale, ha parlato di progetti di cooperazione sociale agricola in Italia, illustrando alcune buone pratiche, come la fattoria sociale “Fuori di zucca”, creata nel 2005 dalla cooperativa sociale onlus “Un fiore per la vita”, negli spazi dell’ex ospedale psichiatrico di Aversa: un progetto che mette al centro del discorso lavorativo la relazione e vede nella sostenibilità un’occasione di occupazione, nonostante l’agricoltura sia uno dei settori più difficili per fare profitto. Ha chiuso il panel l’intervento di Silvana Roseto, Segretaria Confederale della Uil.

Ad aprire, invece, il panel “I giovani e il lavoro” che ha visto diversi giovani e giovanissimi confrontarsi sul tema dell’educazione alla sostenibilità, è stato Stanislao Grazioso, vincitore della menzione speciale dell’Innovation Village Award per la sezione “Innovazione e Sicurezza” con il progetto Inbody - Instant 3D Body scanner for biomedical applications, che con il suo intervento su “Innovazione e lavoro” ha spiegato alla platea il suo progetto innovativo di soft meccanica, parlando di come un problema o un ostacolo progettuale possano diventare un’opportunità. Nel panel dedicato ai giovani, moderato da Luciano Monti, Fondazione Bruno Visentini e co-coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 8 dell’ASviS, sono intervenuti: Lorenzo Benedetti, Federica Dalponte e Gabriele Macci, tra i vincitori del contest HackEu del Think-tank Tortuga, Valentino Canturi, esperto sviluppo locale sostenibile, Marilena Maisto, studentessa 5 Its Luigi Galvani (Giugliano in Campania) e studenti della 4a e 5a elementare della scuola primaria Scuola Madre Claudia Russo di Napoli.

A conclusione della prima parte della giornata, il portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Enrico Giovannini ha riflettuto sui temi chiave dell’evento, che ha coinciso con la giornata mondiale dell’ambiente, esortando a “pensare l’impensabile” come recita il report del Chartered Institute of Management Accountants citato da Giovannini. Prendendo a esempio il caso della Nuova Zelanda, che ha ripensato tutta l’agenda politica in base agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, Giovannini si è augurato di portare a termine “il più grande sogno della storia”, l’Agenda 2030, scelta e firmata da 193 Paesi. “Collaborando con le istituzioni - ha detto Giovannini - le imprese possono e devono cambiare in profondità, per dare una sterzata, creando posti di lavoro grazie alla sostenibilità”.

La seconda parte della giornata ha visto diversi contributi sul Goal 12. Luca Raffaele, NeXt e co-coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 12 dell’ASviS, ha presentato il Position paper su “Produzione, consumo e finanza responsabili” del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12, che partendo da una sintesi di normative ed esperienze giunge a formulare proposte operative per il contesto italiano, rappresentando una “guida” in continuo aggiornamento per enti finanziari, imprese, organizzazioni e cittadini per declinare i Target del Goal 12 con linguaggio e strategie comuni.

Eleonora Rizzuto ha invece introdotto il panel sulle buone pratiche di produzione responsabile, che ha visto l’intervento di Simona Fontana, Responsabile del Centro Studi Conai, che ha illustrato i risultati positivi ottenuti in Italia nel riciclo degli imballaggi, grazie al coinvolgimento delle imprese che progettano imballaggi e dei cittadini che fanno la raccolta differenziata correttamente. Parlando di buone pratiche, Giorgio Dal Prato, Presidente di Federchimica-Assocasa, leader italiana nei detergenti, ha raccontato di come la sua azienda abbia ridotto di 50 grammi la plastica degli imballaggi, ottenendo un impatto positivo sull’ambiente, a fronte dei 200 milioni di prodotti venduti all’anno in Italia: una scelta obbligata, perché “senza sostenibilità, non si sopravvive economicamente e non si ha sviluppo durevole”. Paolo Pileri, del Politecnico di Milano, ha raccontato ulteriori esperienze e buone pratiche sul tema. Lorenzo Valeri di Enel, poi, ha spiegato il progetto “Futur-e” sulla dismissione sostenibile degli impianti elettrici, avviato nel 2015, che, oltre a ridurre l’impatto sull’ambiente, crea indotto: negli ultimi anni Enel ha indetto diversi concorsi progettuali pubblici volti allo smaltimento degli impianti, valutati insieme alle comunità di riferimento, e ha ottenuto un guadagno di due miliardi e mezzo all’anno tra la preparazione del sito di intervento e la vera e propria trasformazione. Vincenzo Durante, responsabile dell’Area occupazione - incentivi e innovazione di Invitalia, ha introdotto il tema della finanza sostenibile, non orientata alla massimizzazione del profitto ad ogni costo, grazie agli strumenti di finanza agevolata e agli incentivi statali alle start-up che agenzie nazionali come Invitalia mettono in campo per sostenere le imprese. L’economia, grazie ai contratti di sviluppo e agli smart start, ha spiegato Durante, può diventare circolare, attivando migliaia di nuove unità produttive e quindi nuovi posti di lavoro. Passando alle iniziative italiane locali, Vincenzo Linoci del Consorzio della Canapa ha parlato del progetto “Canapa Campana” attivato nel territorio campano nel 2015, per riattivare la filiera della canapa alimentare in Italia, come materiale alternativo e biodegradabile. E Paolo Pileri del Politecnico di Milano ha illustrato “Vento”, un progetto “sostenibile e felice”, che prevede la costruzione di una pista ciclabile turistica tra Venezia e Torino, lunga 700 km, con il coinvolgimento di 121 Comuni, 12 Province, 4 Regioni e 47 aree protette e parchi, con l’obiettivo di riattivare l’occupazione lungo le aree coinvolte nel circuito cicloturistico.

Per quanto riguarda il consumo responsabile, nel panel moderato da Alessandra Piloni, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Consumers’ Forum, è intervenuto, tra gli altri, Walter Facciotto, Direttore generale di Conai, che ha presentato “La sostenibilità nei grandi eventi e nelle città metropolitane: l’esperienza di Milano e Cortina”. Il coinvolgimento dei consumatori a favore della sostenibilità è stato al centro dell’intervento di Gloria Zavatta, Amministratore Unico dell’Agenzia mobilità, ambiente e territorio, che ha parlato di come un evento come Expo 2015 possa creare cultura della sostenibilità, dando i giusti consigli al pubblico e indirizzandolo verso scelte etiche e sostenibili. Dello stesso avviso è stata Susanna Sieff di Cortina 2021, organizzatrice del più grande evento mondiale di sci che si terrà nel 2021 sulle Dolomiti, che intende coinvolgere gli spettatori nelle scelte sostenibili finalizzate a creare un limitato impatto ambientale promosse dal campionato. Stefania Lallai, Sustainability and external relations director di Costa Crociere, ha raccontato l’esperimento vincente portato avanti da Costa Crociere nella riduzione degli sprechi alimentari a bordo delle navi, grazie anche alla collaborazione dei clienti, in un’ottica progettuale circolare, che ha permesso di ridurre del 50% il food waste. Il panel si è concluso con l’intervento di Marco Lucchini, Segretario generale di Banco Alimentare, che ha presentato esperienze e buone pratiche per un consumo responsabile.

La giornata si è conclusa con un panel sulla finanza responsabile, moderato da Giovanna Marando, Economic and regulatory affairs di FeBAF. Silvia Cerlenco di Federcasse ha portato l’attenzione sulla dimensione sociale delle banche cooperative, che hanno l’obiettivo di creare un impatto positivo sui territori coinvolti, anche e soprattutto se si tratta di aree interne. Compito della banca cooperativa è poi, secondo Cerlenco, indirizzare i risparmi dei cittadini verso la sostenibilità, come è avvenuto nel caso della “microfinanza campesina”: un progetto in atto da 17 anni in Ecuador, che ha avuto un forte impatto sociale sul territorio e ha garantito il coinvolgimento di intere comunità, grazie a un prestito già interamente restituito. Infine, dopo Mario Cappella della Fondazione di comunità San Gennaro, che ha illustrato le attività sul territorio della onlus di Napoli, ha preso la parola Elio Manti, il dirigente generale del Dipartimento programmazione e finanze della Regione Basilicata, che si è augurato l’intervento privato a sostegno del settore pubblico, per sostenere progetti sostenibili e duraturi. Le conclusioni dell’intera giornata sono state tratte da Luca Raffaele.

 

di Viola Brancatella