L’impegno delle città per promuovere lo sviluppo sostenibile

Bari, Padova, Parma e Taranto sono le città aderenti al progetto “Territori e ASviS per l’Agenda 2030”, un momento di confronto tra cittadini e soggetti locali sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. 1/10/20

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’ASviS su scala nazionale, anche quest’anno giungerà sul piano locale grazie al coinvolgimento delle città nella promozione dei valori dell’Agenda 2030 direttamente fra i cittadini. Si tratta dell’iniziativa “Territori e ASviS per l’Agenda 2030”, un’occasione per università e amministrazioni locali di coordinare e incoraggiare eventi sul proprio territorio per favorire il confronto, informare e individuare le soluzioni sostenibili più avanzate dal punto di vista ambientale, economico e sociale per contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Le città protagoniste dell’iniziativa sono Bari, Padova, Parma e Taranto, a cui si aggiungono quest’anno Liguria, Puglia e Sardegna sul piano regionale. Inoltre, la collaborazione con Roma Capitale ha permesso quest’anno al Festival di avere una sua “casa”, il museo Macro di Roma, da dove sono trasmessi la maggior parte degli eventi del Segretariato e di quelli nazionali.

La manifestazione di Bari, dal 22 settembre all’8 ottobre, offre un calendario con oltre 30 appuntamenti tra: eventi permanenti (mostre, conferenze, laboratori partecipati, seminari, road show, hackathon, etc.), con la “Sostenibilità a Casa Uniba” nelle varie sedi dell’ateneo barese; eventi itineranti, con la “Sostenibilità in viaggio” tra la Puglia e la Basilicata; infine, eventi tematici, con le Giornate Verdi nel Parco regionale di Lama Balice attraverso visite guidate alla scoperta di Lama Balice, il percorso multimediale del Museo dei Dinosauri e laboratori di educazione ambientale. Tutti gli eventi nascono dalla stretta collaborazione fra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Centro di Eccellenza di Ateneo per la Sostenibilità (Cea4s), la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus), enti pubblici tra cui la Regione Puglia, il Parco regionale di Lama Balice, diverse amministrazioni comunali di Puglia e Basilicata e numerose associazioni e rappresentanti della società civile. Scarica il Comunicato stampa.

 Tra gli eventi più importanti, si segnalano una serie di “Laboratori partecipati” (23 e 28 settembre, 5 e 7 ottobre) dove, grazie ad alcuni facilitatori esperti, i partecipanti hanno l’occasione di riflettere sul doppio sistema economia-ambiente, avviando un percorso di cambiamento nel modo di pensare e generare valore tra gli stakeholder coinvolti. Si affrontano i temi della circolarità, dei rifiuti e dei cambiamenti climatici, di cibo, salute e stili di vita, di nuovi modelli di impresa e di sostenibilità dei territori. Una vera e propria rivoluzione industriale che possa, dal basso, contributo su contributo, avere come obiettivo la stesura di una proposta di legge sulla Bioeconomia attraverso un percorso partecipativo. Un’altra iniziativa che si terrà in più giornate durante il festival barese è rappresentata dai “Laboratori guidati di educazione ambientale” (26 e 27 settembre, 3 e 4 ottobre), organizzati da Abap-aps, Centro di Esperienza di Educazione Ambientale “Villa Framarino”, Parco Naturale regionale Lama Balice e Comune di Bari, in collaborazione con il Centro di Eccellenza di Ateneo per la Sostenibilità-Università degli Studi di Bari. Degno di nota è l’evento “Partnership istituzionale per lo sviluppo sostenibile del territorio (6 ottobre), organizzato dal Consiglio Regionale della Puglia – Sezione studio e supporto alla legislazione e alle politiche di garanzia, Centro di Eccellenza di Ateneo per la Sostenibilità, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione (For.Psi.Com.) dell’Università degli Studi di Bari, dove si cercherà di creare una partnership a livello regionale, nazionale ed europeo per la promozione della sostenibilità e dei suoi linguaggi di comunicazione con la società. L’ “Hackathon Circular Action” (8 ottobre), promosso dal Centro per la Sostenibilità, il Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università di Bari con Confindustria Puglia, è invece una “chiamata a raccolta” per localizzare, promuovere e mappare le best practice della bioeconomia in Puglia. Una circular action alla ricerca di azioni frutto delle iniziative di start up o aziende, di associazioni, di singoli cittadini aperta a tutti per provare e raccontare le pratiche che hanno generato esperienze di nuovi modelli di produzione e consumo.

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Altrettanto denso di eventi è il Festival a Padova, dal 22 settembre all’9 ottobre. Tra gli eventi più significativi “Sound-Scape”, l'installazione artistica di Emmanuele Panzarini. Per tutta la durata del festival, nel Cortile Nuovo di Palazzo Bo, cuore dell’Università degli Studi di Padova, l’installazione interattiva invita, con una gigantografia applicata al suolo, a immergersi nelle foreste devastate dalla tempesta Vaia nel 2018. Degli amplificatori naturali ricavati dal legno degli alberi abbattuti fanno ascoltare la voce delle piante per non dimenticare il disastro ed enfatizzare il ruolo di ciascuno nel cammino verso la sostenibilità. Tra gli eventi già svolti si segnala l’iniziativa dell’Associazione diritti umani, in partenariato con l’Università di Padova – Progetto UniPadova Sostenibile, Comune di Padova – Settore Ambiente e Territorio, Museo Diocesano, e Banca Etica, dal titolo “Maps. Itinerari artistici per comprendere il futuro”. Dopo la proiezione del video con il racconto del percorso svolto per la realizzazione delle cinque installazioni interattive - Persone, Pianeta, Pace, Partnership, Prosperità - realizzate con gli studenti e le studentesse dell’Università di Padova, i partner del progetto assieme ad alcune studentesse hanno dialogato sull’importanza di coniugare linguaggi diversi per promuovere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e favorire l’adozione di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e nuovi stili di vita. L’evento “Giocattoli. La sostenibilità nella produzione di ieri e di oggi” organizzato da Cam, Centro di Ateneo per i Musei - Università degli Studi di Padova, diffuso online il 30 settembre, è stato dedicato all’utilizzo di giocattoli sostenibili. Fino alla metà del secolo scorso i giocattoli erano quasi tutti prodotti con materiali che oggi definiamo sostenibili, perché naturali o riciclabili (in legno erano costruite bambole e cavalli a dondolo, ma anche barchette e tricicli fatti in casa), oggi invece la plastica e le fibre sintetiche hanno preso il sopravvento, per questo l’evento ha voluto porre l’attenzione sull’importanza di compiere scelte consapevoli per la sostenibilità attraverso il ritorno a materiali ecocompatibili. L’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con altri enti, promuove anche la serie di eventi “La filiera sostenibile del capitale umano” (29 e 30 settembre, 2 e 6 ottobre) per parlare dell’importanza del capitale umano del futuro con un focus sui temi della povertà educativa, del lavoro, delle disuguaglianze e delle città. Al tema della connessione tra natura, benessere e salute è stato dedicato invece l’evento “Forest therapy e agricoltura sociale: gestire gli spazi naturali per il nostro benessere” (24 settembre) organizzato dal Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali - Università degli Studi di Padova ed Etifor - Spin-off dell'Università degli Studi di Padova.

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Ai temi dell’imprenditorialità sociale e impact investing, verde urbano, lavoro ai tempi del Covid-19, economia circolare, diritto trans generazionale e disuguaglianze è dedicata l’edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile nella città di Parma. “L’importanza del verde urbano nella mitigazione e adattamento al cambiamento climatico” è l’evento, tenuto dall’Università degli studi di Parma il 1 ottobre, dedicato all’educazione e alla sensibilizzazione dei giovani sul verde urbano.  Grazie ad esperti del settore verrà chiarita la relazione tra verde urbano e mitigazione dei cambiamenti climatici. “Imprenditorialità sociale ed impact investing. Casi concreti e focus sulle pari opportunità” è l’evento organizzato il 2 ottobre da Samir de Chadarevian (Gruppo Organizzativo Festival di Parma) e Stefano Rossi (Lita.co Country Manager Italia) in cui imprenditori sociali, aziende, operatori finanziari, comuni e associazioni, dialogheranno sul delicato contesto creato dal Covid-19 e sulla necessità di intervenire a favore delle categorie più deboli e delle pari opportunità, adottando nuove forme di imprenditorialità, in particolare femminile, con strumenti finanziari innovativi e di intervento sociale. Alla domanda su quali politiche della cultura, strumenti di governance, e di misurazione puntuale dei suoi esiti, contribuirebbero ad accelerare il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 in Italia, ha voluto dare una rispostail workshop “Agenda 2030, cultura e governance per un benessere sociale all'insegna della sostenibilità”, tenuto il 30 settembre da Samir de Chadarevian (Gruppo Organizzativo Festival di Parma/Gist).

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Infine a Taranto, una due giorni di eventi, workshop, focus group e attività culturali hanno accompagnato l’evento “Taranto 2030: Ecosistema Taranto - Strategia di transizione economica, ecologica ed energetica". Presso il Teatro Fusco della città, due giornate intense (30 settembre-1 ottobre) per approfondire i temi legati alla costruzione della matrice di indicatori dell’Ecosistema Taranto, alla cultura come motore del cambiamento, ai processi di innovazione per la valorizzazione del paesaggio, del territorio e della comunità locale e alla fragilità dei sistemi agroalimentari globali post Covid-19.

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di Tommaso Tautonico

Giovedì 01 Ottobre 2020