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Aiaf, standard setter per l'analisi finanziaria, ritiene che sia fondamentale il ruolo degli analisti finanziari per l’integrazione delle tematiche ambientali, sociali e di governo delle imprese (Esg) nell’analisi finanziaria. Quest’ultima risulta cruciale per la valutazione delle imprese in merito al profilo di rischio, alla governance e alle dinamiche di business e consente anche di promuovere nel lungo periodo una maggiore stabilità e trasparenza nei mercati riducendo così la volatilità e i rischi di instabilità politico-sociale.

Conformemente agli scopi indicati all'art. 2 del proprio Statuto e in aderenza alla definizione di Investimento sostenibile e responsabile (Sri) riportata da Borsa italiana, Aiaf promuove i seguenti principi:

1. Comunicare l'importanza delle informazioni non-financial Esg per l’analisi finanziaria al fine di avere decisioni finanziarie meglio informate e mercati più trasparenti.
2. Predisporre e/o migliorare gli strumenti di valutazione per determinare e analizzare le informazioni Esg materiali da integrare nell'analisi finanziaria.
3. Diffondere la conoscenza sulle tematiche di sostenibilità e collaborare su queste con altre organizzazioni standard setter, nazionali e internazionali, al fine di rendere il dialogo diffuso e il sapere condiviso.
4. Promuovere studi, analisi e quaderni di approfondimento, nonché linee guida al fine di sostenere e favorire tutti i professionisti che, a vario titolo, operano nei mercati finanziari nella valutazione delle informazioni Esg all'interno dei processi di analisi, e decisione degli investimenti.

Tali informazioni non-financial Esg richieste dagli analisti finanziari, declinate sui macro temi che hanno un impatto sul business model delle aziende, sono incluse nella Direttiva europea 2014/95/Ue (Nfrd) e coprono i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa ed è atteso che la recente consultazione pubblica per la revisione della Non financial reporting directive allargherà il campo a i) qualità ed ambito di nuove informazioni non-finanziarie (salute dei lavoratori, cyber security, …) ii) un nuovo reporting non-financial standard europeo e non ultima iii) la digitalizzazione di queste informazioni.

E’ necessaria quindi una evoluzione della cultura e capacità di innovazione delle aziende che dovranno comunicare attraverso la Dichiarazione di carattere non finanziario (Dnf) la relazione tra sostenibilità e profittabilità nel rispetto delle esternalità ambientali e sociali, la capacità di ascolto degli stakeholder rilevanti nella definizione dell’analisi di materialità, l’attività di engagement nonché la governace del board.