Città e territori per la sostenibilità

Samir de Chadarevian (organizzazione Festival Sviluppo Sostenibile Parma/Gist), Massimiliano Pontillo (Direttore Eco in Città e Portavoce Italia smART Community), Università degli studi di Parma

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Quando

Martedì 29 Settembre 2020 h. 17:00-18:30

Descrizione

Un dialogo multi stakeholder incentrato sul rapporto tra città e territori locali  per affrontare i nodi, le emergenze ed evidenziare i legami sistemici per uno sviluppo sostenibile integrato. Programmazione, esperienze, progetti e azioni concrete per reali impatti sulla vita di tutti.

Intervengono:

Marco Bosi ( Vicesindaco del Comune di Parma)

Fabio Baldazzi (Direttore Generale Caviro Extra)

Riccardo Corsi (Head of strategic planning and fundraising di Fabrica Immobiliare Sgr)

Marco Mari (Vice Presidente Green Building Council)

Flavia Marzano ( Open Government & Smart Cities)

Curatori e moderatori: Samir de Chadarevian (organizzazione Festival Sviluppo Sostenibile Parma/Gist) e Massimiliano Pontillo (Direttore Eco in Città e Portavoce Italia smART Community)

Contatti

samir.revian@gmail.com

Informazioni aggiuntive sull'evento

COMUNICATO STAMPA

Città e territori per la sostenibilità

 

Il 29 settembre presso l’Aula Magna dell’Università di Parma si è svolto il secondo incontro del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS Parma dal titolo “Città e territori per la sostenibilità”. Hanno partecipato Marco Bosi (Vice Sindaco di Parma), Marco Mari (Vice Presidente del Green Building Council), Flavia Marzano (di Open Government & Smart Cities), Fabio Baldazzi (Direttore Generale Caviro Extra), Riccardo Corsi (Head of strategic planning and fundraising di Fabrica Immobiliare Sgr), Massimiliano Pontillo (Direttore Eco in Città e Portavoce Italia smART Community) e Samir de Chadarevian (organizzazione Festival Sviluppo Sostenibile Parma/Gist).

Il secondo dibattito del Festival si è incentrato sulle possibilità e sui modi per rendere le città, e i territori in generale, più sostenibili.

Quale luogo migliore per affrontare questo discorso se non a Parma, che si era candidata a capitale Green europea, perché come ha ricordato Marco Bosi: “La città ha fatto grandi passi avanti sulla strada della sostenibilità a partire dalla candidatura a capitale Green europea – e prosegue – il valore aggiunto è quando si giunge a concepire di mettere insieme a lavorare la parte pubblica e privata in modo che ci sia sempre più consapevolezza di quello che c’è bisogno di fare”. Anche in questo evento viene rimarcata la consapevolezza che il concetto di sostenibilità sia finalmente uscito dalla sola concezione ambientale e ci si rende conto che riguarda anche la sfera economica e sociale. “ Si può scappare dai problemi chiudendosi dietro una porta blindata – riporta Bosi – oppure si può uscire e riapropriarsi degli spazi urbani creando una maggior consapevolezza”.

 

Fabio Baldazzi ha illustrato, tramite la proiezione di un video, come il gruppo Caviro extra, attraverso l’economia circolare: “Recuperi dalle filiere agroalimentari gli scarti e le potature e li trasformi in prodotti primari, facendo sì che meno dell’1% finisca in discarica”.

Collegandosi al tema del ruolo della collettività del territorio, invece, riporta l’esempio dell’associazione “Amici delle cicogne” a Faenza, dove nell’oasi naturalistica convivano cicogne

e un grande stabilimento industriale, a conferma del fatto che “il rapporto con la natura è sostenibile”.

Vengono mostrati anche numerosi dati che riguardano la crescente urbanizzazione a discapito delle zone di campagna, con una conseguente mal distribuzione delle risorse. A questo proposito Massimiliano Pontillo dichiara che: “Nelle città si generano il 70% dei rifiuti accumulati a livello mondiale, consumano l’80% dell’energia prodotta nel mondo e sono responsabili del 70% delle emissioni di gas serra legati alla produzione di energia ” e il quadro è sempre più complesso. “L’approccio con cui ridisegnare le città del futuro, non deve andare per compartimenti stagni – dichiara  – ma  bisogna pensare a come vengono gestiti i territori, senza fare una netta distinzione tra le città e i territori circostanti”.

 

Quale governance quindi per città più sostenibili? Per Marco Bosi, il percorso per avviare una buona governance è faticoso perché “Bisogna alzare lo sguardo dall’ordinario e fare programmazioni con un orizzonte più ampio”, misurando i progressi e i risultati raggiunti.

 

Flavia Marzano ha affrontato il tema della community e di come rendere le città più smart e sostenibili, affermando che: “Abbiamo imparato molto dalla pandemia e abbiamo capito che ci sono molti divari sociologici, economici e culturali”. Le soluzioni possono essere un maggiore ascolto del cittadino, partecipazione e collaborazione, sull’esempio di città come Roma e Milano che hanno messo in pratica iniziative di successo come “Punti Facili Roma” (punti di accesso per cittadini in difficoltà) e “Milano partecipa”.

 

Riccardo Corsi ha affrontato il tema della sostenibilità nel campo immobiliare portando un esempio pratico di partnerariato tra pubblico e privato, che consente lo sviluppo sostenibile delle città. Per lui infatti “il successo di queste iniziative nasce dal corretto rapporto con il pubblico e dall’importanza che ha il supporto degli enti locali”, riportando il caso di un intervento su un ex  stabilimento Lancia dismesso a Torino trasformato in studentato che oggi ospita 540 studenti.

 

A conclusione dell’evento, i partecipanti ricordano l’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale italiano come punto di partenza per le città sostenibili.

Marco Mari parla di restauro sostenibile, affermando che “l’Italia è la prima al mondo ad avere un protocollo heritage unito alla sostenibilità” mentre Fabio Baldazzi ricorda il motto “fare le cose vecchie ma in modo nuovo” sottintendendo che c’è tanto da recuperare nel patrimonio italiano.

Conclude il dibattito Samir de Chadarien che paragona l’Agenda 2030 ad un cubo di Rubik in cui “Se muoviamo un quadratino, si muovono anche tutti gli altri”.

Eleonora Di Vincenzo

Per maggiori info scrivere a berni.giulia90@gmail.com

Dove
via dell'Università, 12 - Parma