Gli eventi a cura del Segretariato ASviS, tra segnali di allarme e speranza

di Elita Viola

 

Il Rapporto ASviS, il greenwashing, l’impegno internazionale dell’Italia per una ripresa resiliente e il multilateralismo, alcune buone pratiche di sostenibilità: questi i temi al centro delle tre iniziative.  18/11/2021

 

Oltre alle centinaia di eventi che hanno animato la quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il cartellone della più grande manifestazione italiana della società civile sulla sostenibilità è stato scandito anche da tre appuntamenti organizzati direttamente dal Segretariato dell’ASviS. Il primo, svoltosi il 28 settembre, ha ufficialmente dato il via al Festival; il secondo, del 7 ottobre, ha segnato il momento centrale, mentre quello del 14 ottobre è stato quello conclusivo dell’edizione. Tenuti con i relatori in presenza presso la “casa” del Festival – rappresentata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma-, i tre incontri sono stati trasmessi anche in diretta streaming, toccando complessivamente 170mila visualizzazioni sui canali ASviS.

Inaugurato dalla presentazione del Rapporto annuale dell’ASviS sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, che analizza lo stato di avanzamento dell’Italia rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030, l’evento di apertura del Festival “L'Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” è stato l’occasione per stimolare una riflessione sulle azioni da adottare e sugli ambiti in cui intervenire per cambiare l’attuale modello di sviluppo in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il Rapporto, che ha lanciato “un grido di allarme e un messaggio di speranza”, ha rappresentato il filo conduttore per le principali iniziative organizzate nell’ambito del Festival. “Ripartenza e inclusività”, ha detto la presidente dell’ASviS Marcella Mallen, “sono le parole su cui abbiamo costruito questa edizione del Festival, per mobilitare la società civile sulla costruzione di un futuro migliore. […] La più grande sfida sarà la lotta ai cambiamenti climatici, ma dobbiamo affrontare anche i problemi sociali: la pandemia ha aumentato la povertà nel mondo. Sono segnali allarmanti, mitigati da alcuni positivi, come ad esempio le politiche dell'Unione europea. In Italia, l’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ci fa sperare che passi indispensabili possano essere fatti.” All’incontro hanno preso parte leader di aziende chiave di settori strategici e rappresentanti di primo piano delle istituzioni, tra cui il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, che ha sottolineato come il settore privato “sta interiorizzando il tema della sostenibilità: al di là del marketing e del greenwashing, c’è un effettivo cambio di paradigma” e che “anche la finanza sta cambiando e l’Europa è oggi campionessa mondiale della finanza social e green”. Leggi la cronaca completa dell'evento

Per analizzare il ruolo del Paese nel contesto di ripresa post pandemica, il secondo evento del 7 ottobre organizzato dal Segretariato “L'impegno dell'Italia a livello internazionale per una ripresa sostenibile e resiliente, ha proposto una riflessione incentrata sui tre grandi eventi internazionali svoltisi in prossimità e in collaborazione con il Festival: il G20 a presidenza italiana, che ha assunto come parole chiave del vertice “Persone, Pianeta, Prosperità” ricalcando l’Agenda 2030; la Cop26 sul clima a presidenza anglo-italiana; Expo Dubai 2020, a cui l’ASviS ha contribuito in qualità di partner scientifico-culturale a sostegno delle iniziative collegate allo sviluppo sostenibile. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare due nuove pubblicazioni dell’ASviS: SDG20, la ricerca sul posizionamento dei Paesi del G20 in base agli SDGs realizzata con il contributo di A2A e Cibjo, e il Quaderno sulle sfide del futuro dell’Europa. Oltre ad alcuni ministri del governo in carica, l’evento ha visto la partecipazione di esponenti di spicco di istituzioni europee e internazionali. Tra questi, l’economista Jeffrey Sachs, presidente dello Un Sustainable development solutions network, che ha lanciato un grido dall’allarme: “Non c’è più tempo.[…] C'è bisogno urgente dello sviluppo sostenibile, c'è un pianeta fortemente minacciato, abbiamo le società che vengono lacerate, esistono la tecnologia e il know how. Leggi la cronaca completa dell'evento.

Nel corso dell’evento conclusivo del 14 ottobre Italia 2030: un Paese in via di sviluppo sostenibile” sono stati presentati alle istituzioni e al pubblico i frutti della riflessione maturata durante i 17 giorni della manifestazione, in Italia e all’estero, raccogliendo gli spunti emersi dai Partner e dai partecipanti. In particolare, sono stati messi in evidenza i modi in cui la sostenibilità è entrata e sta entrando nella quotidianità dei cittadini. Sono stati valutati quindi i prossimi passi da intraprendere per portare l’Europa e l’Italia su un percorso di sviluppo sostenibile entro il 2030, consci che decisioni fondamentali dovranno essere prese ora per garantirne l’implementazione in tempo. Durante l’incontro è stato letto dal presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini anche un passaggio della lettera di saluto che Papa Francesco ha indirizzato al Festival ribadendo che “la Casa di tutti è in pericolo a causa dell’avidità, dell’ingiustizia sociale e dello sfruttamento incontrollato delle risorse. Al punto che la crisi ecologica minaccia il futuro della famiglia umana: il grido della Terra e quello dei poveri sono sempre più forti e allarmanti”. Leggi la cronaca completa dell'evento