Rinascere sostenibili: il Salone della Csr e le tre C

Il Salone ha promosso un percorso di rinascita economica attento alla sostenibilità ambientale e sociale. Non danneggiare l’ambiente e lottare contro le disuguaglianze devono diventare le priorità di qualsiasi progetto. 18/10/21

 

Dal 2013, il Salone della Csr e dell’innovazione sociale contribuisce alla diffusione della cultura della sostenibilità, offrendo occasioni di aggiornamento sui temi connessi all’Agenda 2030 e facilitando il networking tra i diversi attori sociali.

In collaborazione con il Festival dello Sviluppo Sostenibile si è svolta, tra il 12 e 13 ottobre, la nona edizione del Salone della Csr dal titolo “Rinascere sostenibili”, con la collaborazione dell’ASviS in qualità di membro del comitato promotore, con l’obiettivo di indicare e avviare un percorso verso la rinascita attraverso iniziative che mettono al centro organizzazioni responsabili, giovani e territori, per comprendere fino in fondo la trasformazione in atto e coinvolgere tutti gli attori di questo cambiamento.

Il Salone della Csr: l’evento. 100 eventi, 375 relatori e 231 organizzazioni protagoniste per confrontarsi su progetti, esperienze e azioni concrete per “Rinascere sostenibili”. Gli eventi sono stati suddivisi in sei focus tematici: persone, territorio, filiera, governance, ambiente, finanza.

Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Csr Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Grazie alla collaborazione con Bureau Veritas Italia, anche nel 2021 il Salone ha ottenuto la certificazione Iso 20121, norma internazionale che definisce i requisiti di gestione della sostenibilità degli eventi. Gli obiettivi del processo di certificazione puntano a minimizzare gli impatti dell’evento sull’ambiente e sulle comunità, a coinvolgere i principali portatori di interesse in un percorso di conoscenza e condivisione dei principi della sostenibilità e sviluppare il “fattore di ereditarietà” del Salone attraverso la costruzione di un’ampia community di soggetti impegnati a promuovere un modello di sviluppo sostenibile.

La sostenibilità come criterio di valutazione degli appalti. Ad aprire i lavori è stato Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, insieme al Rettore dell’Università Bocconi Gianmario Verona e Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone.

I nuovi progetti di fattibilità tecnico economica, cioè i punti di riferimento per gli appalti futuri del Pnrr ma non solo, dovranno contenere le informazioni su come tali progetti contribuiranno alla riduzione della crisi climatica o alla riduzione delle disuguaglianze. A valle, le amministrazioni pubbliche che giudicheranno i progetti devono avere le competenze per valutarli anche sul piano ambientale e sociale. Viene quindi messo in moto un cambiamento profondo che richiede competenze elevate e quindi formazione, e in questo le Università e i centri di formazione giocano un ruolo molto importante. Anche il nostro ministero si è attivato in questo senso, avviando la Pnrr Academy per la formazione dei responsabili unici del procedimento, ovvero coloro che dovranno preparare i bandi e valutare i progetti”, ha affermato il ministro.

I due principi cruciali alla base del Next generation Eu sono che i progetti non devono danneggiare l'ambiente e la lotta alle disuguaglianze, chiarendo che la sostenibilità non è solo una questione ambientale ma anche sociale. 

Le tre C del Salone. Il salone della Csr e dell’Innovazione sociale nel 2021 ha puntato su tre concetti cruciali:

  • Concretezza: in un momento in cui tutti parlano di sostenibilità la concretezza acquista un significato ancor più importante: è necessario infatti andare oltre la retorica e le buone intenzioni perché servono azioni tangibili inserite in strategie di medio lungo termine.
  • Coerenza: il mercato chiede alle imprese, ma in generale a tutte le organizzazioni, di essere coerenti, condizione necessaria per mantenere il rapporto di fiducia con gli stakeholder. Anche per questo è necessario comunicare solo quanto realmente realizzato.
  • Collaborazione: la trasformazione in atto è così importante che deve vedere maggior collaborazione tra i diversi attori sociali. Le imprese devono modificare l’approccio al business, le organizzazioni del Terzo Settore imparare a coprogettare con il profit, gli enti pubblici devono comprendere che bisogna sostituire la logica dell’adempimento con quella del risultato. Una collaborazione multistakeholder che può rafforzare i processi e migliorare i risultati per la comunità.

Il Salone 2021 è stata l’occasione per “ricordare che per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 è fondamentale che ognuno degli attori sociali adotti un approccio che si ispira ai principi del valore condiviso. Una singola impresa o una singola organizzazione non può da sola risolvere problemi complessi come quelli che stiamo affrontando. In questo percorso di cambiamento è molto importante coinvolgere i giovani: da loro possono arrivare proposte trasformative capaci di coniugare creatività, consapevolezza, innovazione”, ha ricordato Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone.

 

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La Settimana dello Spazio.

Tra il 4 e il 10 ottobre, si è svolta invece “La Settimana dello Spazio 2021”, promossa dal Comune di Osimo, nell’ambito del progetto multidisciplinare OsimoLab. L’evento aderisce alla World Space Week indetta dall’Onu che, ogni anno, celebra a livello internazionale la scienza e la tecnologia e il contributo delle stesse al miglioramento della condizione umana. Giunta alla terza edizione, l’iniziativa è stata ideata a livello comunale per riflettere sulla scienza come traino trasversale allo sviluppo del territorio, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. 

 

di Monica Sozzi

Lunedì 18 Ottobre 2021
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